Testi corretti da Mercedes Navarro |
Le vacanze estive sono vicine. Avete pensato dove andare? Eccovi delle proposte veramente interessanti suggerite dai compagni del 1º Avanzato.
Ce ne sono per tutti i gusti, per tutte le tasche e per ogni tipo di viaggiatore!
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Benicassim
Il mio luogo preferito è Benicassim, dove si trova la mia seconda casa. Benicassim è una cittadina di Castellón, accanto al mare Mediterráneo, una cittadina tranquilla, non molto turistica, ma dove la popolazione aumenta da 50.000 abitanti d’ inverno, a 100.000 abitanti d’estate, perché la maggioranza della gente che abita a Castellón, possiede una seconda casa a Benicassim, dove si trasferisce durante l’ estate. Non è questa, però, l’ unica ragione dell’ aumento della popolazione durante il periodo estivo, ma l’ affamato festivale musicale che si celebra a metà luglio: Il FIB (Festivale Internazionale di Benicassim). Sono moltissimi i giovanetti che ci si radunano per godere del Festivale e del mare, del calore e del bel tempo, soprattutto i giovani inglesi.
A Benicassim non ci sono grattacieli, neanche edifici o costruzioni altissime, ma si possono trovare molte ville, antichi palazzi che si sono conservati fino ad oggi perché non è una cittadina, appunto, molto visitata.
Di Benicassim mi piacciono la spiaggia (ci sono 12 km. da Benicassim a Castellón), la pista ciclabile che trascorre accanto al mare diversi chilometri (da Castellón fino ad Oropesa), il bel tempo quasi tutto l’ anno, la tranquillità e anche i cibi: le paelle, le arance, le clementine, la frutta e la verdura che compro nel mercato dei giovedì, dove i contadini portano i prodotti dei loro orti, oppure delle zone ortofrutticole valenciane. Anche lì si possono trovare buonissimi carciofi.
Ma quello che mi ha colpito di più è il colore del mare: un azzurro speciale, mai visto prima di arrivare lì. Un colore unico che qualcuno dice si debba alla montagna vicina, “Il Bartolo”, e altri dicono che siano le praterie delle alghe “Poseidonia”, a fornire questo singolare colore.
Anna Velasco, 1º Avanzato A |
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Isaba
Isaba è un piccolo paese che si trova a Nord-Est della Navarra, sui Pirinei. A Nord,confina con la Francia e ad Est, con Huesca.
Una delle cose più belle che ha Isaba è, senza dubbio, il meraviglioso paesaggio che la circonda. In fondo ad essa, si trova l’imponente Ezkaurre (2050 m): una bella montagna che nasconde molte vecchie leggende. Si dice che fu in una grotta di questa montagna dove fu incoronato il primo re dei basconi: Eneko Haritza.
Davanti all’ Ezkaurre passa l’Ezka, un fiume che attraversa tutti i paesi della Valle del Roncal. Anticamente, l’Ezka era fondamentale per le persone che abitavano qui. Ogni primavera, quando il fiume prendeva la sua profondità massima, trasportavano il legname lungo il fiume fino a Saragossa. Ad oggi, ogni anno si festeggia “La Almadia” (La Zattera), una festa per ricordare questo antico e curioso mestiere.
Isaba è il posto ideale per fare delle vacanze in famiglia. Soprattutto per gli amanti della natura. In inverno si può praticare lo sci di fondo. Le piste sono circondate da un bellissimo ed unico paesaggio: Larra. Le altre stagioni sono perfette per andare in montagna. È possibile praticare l’ escursionismo. Ci sono molte passeggiate da fare, tutte ben indicate. Si possono anche salire alte cime; “La Mesa dei Tre Re” (la maggiore vetta di Navarra, 2444 m), “L’Auñamendi” (2507 m, per me,una delle montagne più belle dei Pirinei), “Il Petretxema”, “La Kartxela”...
Un’ altra buona epoca per visitare Isaba sarebbe l’autunno. La natura si veste di colori sorprendenti: marroni, gialli, verdi... È un vero spettacolo. È anche durante l’autunno che la terra è coperta da buonissimi funghi e gli alberi da deliziosi frutti.
Insomma, se ancora non conoscete Isaba, vi consiglio di andarci.
Oskia Ramírez, 1º Avanzato A |
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Burano
Ho pensato un destino per le vostre vacanze , penso che sia un posto, più che bello, molto carino: Burano. Sì, avete letto bene: con la B, B-u-r-a-n-o. Non mi sono sbagliato, non quella con la “M”, non Murano, questa è la famosa isola dove si fanno i vetri.
Burano è una isola che si trova nella laguna di Venezia e se andate alla città dei canali, vale molto la pena visitare questa piccola isola. In particolare se cerchiamo un posto più tranquillo rispetto alla rumorosa Venezia.
È un paesino di pescatori tradizionali, e nei canali si possono vedere molte piccole imbarcazioni con le loro canne e reti da pesca. Ma quello che mi ha sorpreso e che chiama la attenzione di tutti sono i colori; un´esplosione di colori che pennella le case di questo borgo.
Sembra un catalogo di pittura per le mura: facciate azzurre, rosso scarlatto, gialle, rosse ed altro ancora, e da cui occheggiano le caratteristiche finestre contornate da una bianca cornice. A volte i colori sono stinti, esauriti dalla salsedine e dall’aria della laguna, che bisognano una mano di vernice. Se vi piace l’artigianato, Burano è conosciuto anche per la lavorazione dei merletti, che storicamente risale al settecento.
Da Venezia si puó arrivare prendendo il vaporetto alla parte nord, a Fondamenta Nuova, la durata circa 30 min. Andateci e godetevi!
Gonzalo Nicuesa, 1º Avanzato A |
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Isole Chafarinas
Il mio luogo preferito è quello dell´ arcipelago delle isole Chafarinas. Le conosco da quest´estate, perché sono andata lì a partecipare ad un campo di lavoro.
Questo luogo, è composto da tre isole chiamate Re, Isabella II e Congresso. Si trovano sul Mare Mediterraneo vicino alla costa africana e appartengono politicamente alla Spagna. Hanno una posizione geografica particolare, e servono come base militare. Si considerano pure una riserva di caccia naturale biologica ed ecologica, perché sono un punto di sosta per molti uccelli migratori.
Queste isole sono semi desertiche. La vegetazione è costituita da piccoli arbusti spinosi. Gli animali che troveremo sono per lo più uccelli, gabbiani e altri meno noti. Possiamo vedere ogni tanto dei delfini. Per arrivarci, dobbiamo navigare 40 miglia a est da Melilla.
L´isola di Re è la piú piccola di tutte e tre. Non è abitata, però troveremo lì un vecchio cimitero. L´isola Congresso, non è neppure abitata questa. Soltanto lì si riesce a capire la quantità di gabbiani che la sorvegliano, e ce ne sono tanti, a sentire il loro rumore. Isabel II, l’ isola più grande, ha un faro, che è in ricostruzione, e una chiesa in rovine. Là troveremo le caserme militari e una casa e un laboratorio dove tecnici forestali sono responsabili di fare ricerca biologica sulle isole. E c’è addirittura una particolarità: in queste isole i loro abitanti vivono da soli. Non ci sono negozi, banche, scuole né ospedali. E la cosa più importante di tutte, non c’è campo!
Si può dire delle isole Chafarinas che sono un vero paradiso naturale. La qualità dell´acqua è affascinante e non ci sono rumori di navi o di persone attorno. È un luogo abbastanza tranquillo. Le spiagge non sono di sabbia ma di sassi, però sono belle lo stesso. Queste isole mi hanno lasciato un bel ricordo. Si tratta di un posto veramente meraviglioso al di fuori del mondo di ogni giorno.
María Osés, 1º Avanzato A
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E questo, qual ‘e?
Il mio luogo preferito è la cittá in cui abito e di cui vorrei parlare questa volta… Come descrivere una cittá spesso chiamata brutta, grigia e seria…? Ma oggi, dopo la riconversione postindustriale degli anni 70, apparisce come una bella città contemporanea e internazionalmente preparata.
Come descrivere una città piccola così, una Valletta situata vicina al mare eppure molto ricca e interessante? Non è proprio un paese ma una piccola città industriale del nord della Spagna, e anche probabilmente – e secondo me- il vero cuore dei Paesi Baschi – perché è il capoluogo di tre province che la circondano e anche la capitale più grande e importante tra tutte e tre, e senza dubbio, la piú moderna.
Si vede sé stessa come un riflesso che l’ ha fatta crescere e che fissa l´attenzione a Glasgow: una caratteristica importante è che è attaversata da un fiume che la divide in due diverse città e per questo che c´è una città a destra ed un’ altra a sinistra.
Dunque ha uno spirito maritimo ed aperto al mondo: globale, viaggiatore, inquieto, ma è anche circondata dalle montagne che la proteggono. Per questo è popolarmente conosciuta come “Il Bocho”.
Mischia “il vecchio” e il “nuovo”, la tradizione e la modernità , la natura e l’ artificio, l’ aereo e la metropolitana, la montagna e il mare, il mare e il fiume.
Non ci sono nata ma abito lì da lungo, da tanto tempo che è come se ci fossi già nata o meglio ancora adottata dalla propria città, felice di vivere nella sua esperienza, contemporaneamente al suo cambio e alla sua crescita.
È un paese in cui molte persone sono emigrate durante gli anni 50- 60 -70 alla ricerca dello stesso “Eldorado”, cioé, dell´acciaio che è stato l´oro di quel tempo, di tutti i posti della Spagna, nord, sud, est e ovest.
Un´altra caratteristica è la pioggia finissima popolarmente chiamata “sirimiri”. Purtroppo se non sei mai stato in questa città, non potresti riconoscere i rumori, gli odori che sento arrivare, il caldo e la nebbia che mi parlano sotto, così attraverso i miei sensi, senza bisogno di parole.
Basterebbe un´immagine , un odore… per ricostruire nella mia memoria le immagini perfette di quei colori griggi e freddi del metallo e quegli altri del mare…non ti stancano mai e sono la mia fotografia mentale della città. L’ avete indovinata?
Aurora Suárez, 1º Avanzato A |